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Gay & Bisex

Il mio amico Alessio - Capitolo 3


di Amphry91
27.06.2018    |    7.300    |    4 9.6
"Gli leccavo per bene i testicoli e il suo pene si appoggiava sulla mia faccia, mentre lui mi orientava la testa come più gli pareva, tenendomi dai capelli..."
Erano ormai chiare molte cose tra me e Alessio, dopo quelle magnifiche esperienze: il suo godimento nel dominarmi, la mia voglia irrefrenabile del suo bellissimo pene e del suo sperma, la mia sottomissione totale nei suoi confronti.
Insomma, avevo scoperto un lato di me e della nostra relazione che giorno dopo giorno mi eccitava sempre di più e che mi intasava letteralmente il cervello. Più volte, quando rimanevo solo a casa o quando andavo in bagno, mi capitava di masturbarmi fantasticando su incontri futuri con Alessio.
Era difficile purtroppo ritrovarci spesso soli in casa mia o sua, ma come ho accennato nel racconto precedente, ci stuzzicavamo per la strada o dove capitava, con toccatine, schiaffetti e baci. Io preferivo toccargli quel grosso membro che si ritrovava, dargli baci sfuggenti sul collo e sul petto, palpargli il sedere e leccargli un dito della mano per farlo eccitare; Alessio invece era ormai più disinvolto, dopo l’ultima volta. In genere, quando ci allontanavamo dai nostri amici, amava tenermi dai polsi con una mano, e con l’altra giocare con la mia bocca, infilarmi delle dita nel mio culetto e molto spesso sculacciarmi, sussurrandomi frasi come “Non vedo l ora di tornare a casa tua” o “Vorrei tanto riempirti la bocca con il mio cazzo”.
L’eccitazione era alle stelle e sapevo che per almeno una settimana non ci sarebbe stato alcun modo di rimanere solo a casa con Alessio perché mancavano pochi giorni alle feste del paese; ciò significava avere tutti i parenti a casa o andare da qualche parte con quest’ultimi.
Il primo giorno di festa lo trascorsi a casa nella speranza di ritagliare almeno un paio d ore per vedere Alessio ma niente da fare. Arrivarono le 11:30 per far sì che gli ultimi zii se ne andassero a casa loro. Passai una bella giornata in famiglia e inoltre quando mi ritrovai in bagno, “fatalmente” incominciai a masturbarmi ma avvertivo il bisogno di sentire qualcosa tra le mie chiappette sode. Iniziai, come fece Alessio, a bagnarmi il buchetto, a toccarmelo e infine ad entrarci dentro con un dito. Dopo pochi minuti però volevo qualcosa di più grande...non enorme, sia chiaro! Ma qualcosa che assomigliasse in larghezza al pene di Alessio. Così incominciai a rovistare in bagno e trovai, buttato in un cassetto, un deodorante perfetto per la penetrazione. Lo sciacquai velocemente e incominciai a penetrarmi con quello ma non ci riuscii. Era difficile da far entrare e pensai che il mio culetto non ce la potesse fare. Venni colto dallo sconforto e pensai “Se non ce la fa questo deodorante, figuriamoci il cazzo di Ale”.
Uscii dal bagno, incazzato nero e andai a dormire.
Il mattino seguente ebbi un buon risveglio da mia madre che venne a dirmi che Alessio aveva chiamato per sapere se quella sera volessi uscire con lui. Naturalmente passai tutta la giornata a contare le ore e finalmente arrivarono le 20.
Andai sotto casa sua e poi ci incamminammo verso la festa. Una festa alquanto caotica, ricordo, tra bancarelle di ogni tipo a profumi dei piatti tipici del posto, che coloravano l‘atmosfera di quelle sere di festa; dalla folla chiassosa e sorridente alle musiche poco lontane delle giostre, che lasciavano il posto al canto dei grilli notturni solo a notte fonda.
E io e Alessio eravano proprio in quel caos, insieme. Nel tentativo di fare una passeggiata, restavamo imbottigliati nella folla e ne approfittavamo per toccarci l’un l’altro. Ricordo che gli massaggiai i testicoli per almeno 5 min e gli venne un’erezione stratosferica.
Una volta fuori dalla bolgia di persone, Alessio mi prese per mano e mi disse “Adesso dobbiamo andare in un posto che probabilmente non hai mai visto” e mi portò al primo piano di un fabbricato distante una 15ina di metri dal piazzale delle giostre. Affacciati sul balcone che dava sul piazzale, Alessio cambiò sguardo e io capii subito le sue intenzioni. Mi disse “Spogliati...voglio vederti completamente nudo” e io “Ma no dai Ale, e se viene qualcuno? Non siamo poi così lontani dalle giostre...qualcuno potrebbe notarci e farci fare una figuraccia”. Allora Alessio, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi fece un piccolo sbuffo e disse “Chi è che comanda qui?” e io venni attraversato da un brivido lungo tutta la schiena e dopo qualche secondo risposi “Comandi tu, Ale”
Lui:”E tu che fai invece, schiavetto?”
Io:”Rendo felice il mio padrone”
Lui:”Brava la mia puttanella dal cazzetto piccolo. Adesso spogliati e mettiti in ginocchio.”
Ero eccitatissimo perché il gioco era iniziato e Alessio sapeva come accendermi...ormai aveva capito che più mi sottometteva e più io mi eccitavo.
Mi spogliai e una volta in ginocchio Alessio (ormai mio padrone) mi ordinò di leccargli il cazzo attraverso i pantaloncini sportivi che indossava. Era già duro come il marmo e con la voglia di toccarlo che mi stava facendo impazzire, decisi di infilargli una mano nelle mutande. Duro, caldo e pulsante.
Gli abbassai pantaloncini e mutande, lo presi tra le mie mani e quando ero lì per mettermelo in bocca, Alessio mi ordinò di incominciare dalle palle. Gli leccavo per bene i testicoli e il suo pene si appoggiava sulla mia faccia, mentre lui mi orientava la testa come più gli pareva, tenendomi dai capelli. Lo guardavo negli occhi per fargli capire che non ce la facevo più delle sue palle...volevo sentire il suo pene che mi riempiva la bocca. Finalmente dopo pochi minuti, me lo diede tutto in bocca e me lo lavorai per bene senza pensare ad altro. Era da troppo tempo che fantasticavo su quel momento e volevo godermelo. Da perfetta puttanella sottomessa, mentre gli facevo quel bel pompino, mi toccavo il buchetto con un dito e non vedevo l ora che lo facesse lui al posto mio.
Tutta la situazione mi regalava scariche di adrenalina inimmaginabili. Tutta quella gente lì fuori che passeggiava e si divertiva sulle giostre e io nudo a pochi metri da loro, arrapato e affamato del cazzo di Alessio.
Dopo il bel pompino, Alessio mi disse di girarmi e mettermi con la faccia sul pavimento (alquanto sporco); iniziò a giocare con il mio culetto e dopo avermi penetrato con due o forse 3 dita, si alzò e mi chiese “Sei pronto?” e io senza pensarci un attimo dissi “Si Ale...dai facciamolo. Lo voglio”. La sensazione di pienezza era straordinaria. Con le dita non era niente in confronto; e quando provai con il deodorante, a quanto pare, non misi abbastanza forza. Il pene di Alessio mi stava allargando il buchetto e si stava facendo sempre più strada. Lui mi teneva dai polsi, come era solito fare e io glielo facevo fare senza opporre resistenza. Ero suo...totalmente suo!
Incominciò a scoparmi sempre più violentemente e mi diceva “Si! Questo volevi, vero?” “Guarda che culo che hai!” “Sei proprio una puttana. Le ragazze ti fanno un baffo”.
Ricordo ancora il pensiero che ebbi in quei momenti, mentre mi scopava alla grande. Dicevo a me stesso:”Fagli vedere quanto sei puttana, quanto sei sua. Non devi toccarti il cazzo per masturbarti perché è piccolo e non vale nulla. Per te vale ciò che vale per Ale. Solo il culo”.
Stavo benissimo e per come mi scopava, Alessio stava addirittura per farmi venire quando all improvviso lo cacciò fuori e mi ordinò di sdraiarmi a terra, a pancia in su. Mi disse “Stasera voglio venire sul tuo inutile pene, schiavetto” e io in preda al godimento, con la sensazione del culo totalmente aperto, gli risposi “Come vuoi, padrone. Vieni su questo cazzo da puttanella” e appena sentì pronunciare queste parole, venne su di me.
Stranamente non ricordo cosa facemmo dopo aver scopato ma ricordo l ultimo ordine che mi diede prima di scendere giù e tornare alla festa.
Alessio disse:Ah schiavetto...rivestiti adesso. Stasera tu non puoi venire”

E anche questo terzo capitolo è finito, miei cari lettori. Ricordo a voi tutti che questi fatti che vi racconto sono veri e, credetemi, mentre li scrivo ho almeno 4 o 5 erezioni ahahah. Se avete domande o volete esprimere la vostra, potete tranquillamente scrivere nella sezione commenti o mandarmi un messaggio privato.
Spero vi sia piaciuto e non vi preoccupate...l’avventura con Alessio non è mica finita! :P
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